cosa facciamo

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L’immagine che emerge dal panorama delle fondazioni universitarie italiane restituisce una realtà alquanto diversificata, in conformità all’ampio spettro d’azione che la norma attribuisce a questo istituto e ai distinti obiettivi perseguiti dai singoli atenei attraverso questo strumento operativo.

 

Nel caso della Fondazione universitaria Iuav, le prime “linee guida” ricevute dall’università nel 2006 hanno riguardato l’elaborazione di un piano di intervento per promuovere la residenzialità studentesca, ovvero per garantire il diritto allo studio anche attraverso formule abitative decorose e a tariffe controllate.

Approntati i primi studi, che identificavano possibili aree di risanamento (Venezia e Murano) o di nuova edificazione (Venezia e Mestre), l’azione si è successivamente concentrata sul recupero dell’ex convento dei Crociferi, un complesso monumentale di proprietà del Comune di Venezia. Il convento che aveva ospitato l’ordine dei Crociferi prima e dei Gesuiti poi, era stato adibito a caserma in epoca post-napoleonica, per essere infine gradualmente dismesso e abbandonato.

 

Nel luglio del 2007 l’amministrazione Ccomunale, i due atenei veneziani e Fondazione universitaria Iuav siglarono un programma d’intervento volto a recuperare il compendio per destinarlo a residenza universitaria e per una parte residuale a social housing. Il comune avrebbe messo a disposizione delle università l’immobile, che la Fondazione si sarebbe incaricata di ristrutturare. Nello stesso anno la Fondazione partecipò al secondo bando di finanziamento della l. n.338/2000 “Disposizioni in materia di alloggi e residenze per gli studenti universitari”, ottenendo nel 2009 il cofinanziamento di circa il 75% delle opere. La firma della convenzione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca MIUR nel 2010 ha consentito l’esperimento della gara per l’assegnazione dei lavori, che ha visto il raggruppamento temporaneo di imprese RTI Sacaim-Salmistrari aggiudicarsi l’intervento. I lavori di ristrutturazione sono iniziati alla fine del 2010 e si sono conclusi a settembre 2013, con l’inaugurazione della residenza universitaria “Ai Crociferi” in concomitanza con l’avvio del nuovo anno accademico.

 

Nel corso degli anni il comune ha rinunciato alla propria quota di abitazioni in social housing e la Fondazione ha quindi partecipato nel 2011 anche al terzo bando di finanziamento della l. n.338/2000, per il cofinanziamento dei lavori nella parte rimanente dell’immobile. Nel 2016 la Fondazione ha sottoscritto una nuova convenzione con il MIUR che consentirà migliorie e alcuni lavori di adeguamento della struttura.

La realizzazione della residenza universitaria “Ai Crociferi” è stata possibile con il concorso di numerosi enti e istituzioni nazionali e locali: in primis il Comune di Venezia che ha concesso il complesso in diritto quarantennale di superficie a titolo gratuito, il MIUR e la Regione del Veneto (attraverso l’Ente per il diritto allo Studio-ESU di Venezia) che hanno cofinanziato l’intervento di recupero, la Fondazione di Venezia che ha sovvenzionato la progettazione e le spese tecniche inerenti all’appalto, non ultima l’Università Iuav di Venezia che attraverso un gruppo di docenti e la sua società di engineering ISP srl ha elaborato il progetto di recupero.

 

L’intervento architettonico di trasformazione è stato caratterizzato dall’adozione di soluzioni reversibili e di tecnologie non distruttive, all’insegna del rinnovamento nella continuità. Il processo di restyling ha permesso la realizzazione di 255 posti letto, organizzati in diverse tipologie abitative, oltre a numerosi servizi comuni, alcuni dei quali aperti anche al pubblico. Per quanto riguarda la residenza vera e propria, oltre alla classica camera doppia con servizi indipendenti e un punto cottura, sono state sviluppate altre soluzioni abitative quali il minialloggio (un appartamento in scala ridotta) e il nucleo integrato per piccoli gruppi omogenei di utenti, che dispongono anche di un ampio soggiorno e cucina.

Per tutti gli ospiti della residenza sono disponibili ampi spazi comuni sia per le attività di studio (biblioteca, auditorium) e il tempo libero (palestra, caffetteria, sala riunioni e sala giochi), sia per l’organizzazione giornaliera (lavanderia-stireria, archivio, deposito).

Al piano terra della residenza sono collocati i servizi aperti alla cittadinanza: la caffetteria-bar, la gelateria e il ristorante che si affacciano sui bellissimi chiostri o direttamente sul campo dei Gesuiti.

Le migliorie e i lavori di adeguamento realizzati negli anni 2017-2018, grazie a un ulteriore finanziamento da parte del MIUR, hanno reso possibile un ampliamento dei posti riservati a studenti in possesso dei requisiti stabiliti dalla Giunta Regionale del Veneto per gli interventi di attuazione del diritto allo studio universitario attraverso le graduatorie ESU. Da settembre 2017 infatti i posti riservati a questa categoria di utenti sono saliti da 106 a 153.

La Fondazione universitaria Iuav è proprietaria dell’area degli ex magazzini generali frigoriferi, al limitare della zona portuale di San Basilio con la fondamenta delle Zattere.

In attesa di nuova progettualità dopo la rinuncia a edificare la nuova sede dell’Università Iuav di Venezia, oggetto di un concorso internazionale vinto dallo studio catalano Miralles-Tagliabue, l’area è stata recentemente destinata ad ospitare strutture didattiche temporanee dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.