Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Università Iuav di Venezia per Biennale sessions

 

 

Territori della rigenerazione.

Notizie dal fronte Veneto

14 ottobre 2016

Sala d’Armi B

La Biennale di Venezia

 

seminario di studio a cura di

Marco Ferrari, Serena Maffioletti

e Maria Chiara Tosi

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Biennale Sessions >>

 

 

 

posti disponibili: 120

prezzo del biglietto: 20 euro
(la quota dà diritto a: giornata di seminario + due giornate da trascorrere a La Biennale a libera scelta dello studente)

iscrizioni entro: 11 ottobre 2016, ore 14

 

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contenuti

 

La proposta dell’Università Iuav di Venezia si concentra su un tema e su un luogo. Il tema, tanto ampio quanto rilevante per chi oggi studia e opera nel campo dell’architettura e degli studi urbani, è quello della rigenerazione. Il luogo, oggetto di molte ricerche e sperimentazioni didattiche condotte nei tre dipartimenti Iuav, è il Veneto.

 

La rigenerazione è intesa come processo di riconversione, riqualificazione e rivitalizzazione che attraversa tutte le scale del progetto: quella del singolo edificio, quella della parte di città, quella di brani territoriali. Gli interventi assumeranno i vari punti di vista delle discipline che affrontano il tema della rigenerazione e spazieranno dalla progettazione architettonica, al restauro, all’urbanistica, al paesaggio. Saranno esposti in forma polifonica studi, tesi di laurea, esercitazioni didattiche che, in anni recenti, hanno indagato la specificità territoriale del Veneto attraverso la speciale lente tematica della rigenerazione.

 

La Carta di Atene riconduceva il funzionamento delle città alle quattro funzioni basiche dell’abitare, del lavorare, del ricrearsi e del circolare: è intorno a queste quattro funzioni che il seminario intende focalizzare la propria attenzione, rinnovandone il senso alla luce del mutamento delle pratiche sociali, dei processi economici e delle strategie urbane e territoriali. E lo farà associando alle azioni basiche del vivere, un avverbio di tempo, “dopo”, che cambia il senso da attribuire alle cose, ai luoghi e al nostro agire come architetti e urbanisti nella società.

 

 

programma

 

10.20

saluti di apertura
Alberto Ferlenga, rettore Università Iuav di Venezia


10.40

introduzione al seminario
Marco Ferrari, Serena Maffioletti, Maria Chiara Tosi

 

11.00

Alberto Ferlenga

Wave. Architetti di fama internazionale e giovani studenti Iuav per la rigenerazione di Porto Marghera

 

I sessione

abitare, dopo...

a cura di Armando Dal Fabbro

 

11.20
Armando Dal Fabbro

introduzione

 

11.30

Armando Dal Fabbro

Abitare il fronte lagunare 

La laguna di Venezia e il suo carattere al contempo naturale e artificiale consentono una progettualità a più scale operative:

- Sperimentare la residenzialità in ambito lagunare come esperienza di un nuovo e diverso modo di vivere il rapporto con la laguna e con Venezia.

- Interpretare la qualità dello spazio dell’abitare in relazione al contesto ambientale-lagunare e in funzione di una razionalizzazione distributiva e costruttiva, anche nell’uso di materiali innovativi come il legno.

- Proporre sistemi aggregativi in grado di configurare architetture con un forte carattere contestuale.

 

11.50

Sara Di Resta

Paesaggi marginali del XX secolo. La colonia Le Trezze di Portegrandi (Venezia) e l’urgenza di strategie per un riuso adattivo

L’insediamento Le Trezze costituisce un tema di grande attualità che mette alla prova la nostra capacità di trasmettere al futuro parte rilevante del patrimonio non monumentale del XX secolo. Stretta tra il contesto naturale della laguna e quello antropizzato dei terreni di bonifica, la colonia è composta da 11 edifici declinati secondo 3 tipologie ricorrenti che documentano il passaggio dal cantiere tradizionale all’impiego di materiali e tecniche industriali. Un’analisi accurata può contribuire alla valorizzazione del sito, in un percorso che leghi creatività, fattibilità e tutela.

 

12.10

Eleonora Mantese

La qualità dell’abitare in una dimensione collettiva

I contenuti riguardano esempi di progetti, esiti di ricerche nazionali e sperimentazioni didattiche, che  riflettono su un’idea di insediamento urbano che associ alla qualità degli alloggi caratteristiche specifiche di comunanza di servizi, di attrezzature, di spazi comuni. In questa prospettiva l’abitare, lavorare e condividere diventano un progetto unitario.

Gli esempi di progetto ex novo riguardano aree di rigenerazione di Marghera, Mestre, Padova.

Gli esempi sul recupero sono adattabili all’interno di edifici esistenti.

 

12.30

Emanuela Sorbo

(IM)Memoriale. Ex Ospedale Psichiatrico di Rovigo. Strumenti per un Laboratorio di Restauro

La riforma psichiatrica e l’applicazione della legge n. 180 ha sancito la chiusura su scala nazionale degli Ospedali Psichiatrici. Una di queste lacune urbane è l’ex OPP di Rovigo, nato come villaggio manicomiale, sospeso nel tempo al suo abbandono.

Il complesso, dichiarato di notevole interesse culturale, è tema d’anno del Laboratorio di Restauro. Attraverso un percorso di collaborazione tra enti (IUAV, SBAP VR, ULSS 18, Provincia di Rovigo) si sono promosse attività dal titolo evocativo di ‘Im(memoriale)’. Un ragionamento sugli strumenti materiali e immateriali per il progetto di restauro.

 

12.50

Pierantonio Val

Frammenti di un linguaggio costruttivo per la rigenerazione del passato prossimo: l'abitazione low cost nel territorio veneziano

Alcuni progetti di rigenerazione di edilizia residenziale fanno da sfondo al tema della mutazione dell'abitare oggi rispetto una triplice questione: 1) alla luce della profonda trasformazione delle forma della domanda abitativa; 2) in relazione alla rivoluzione del mondo della costruzione; 3) in rapporto alla tradizione del moderno. Da un tale quadro mutato è possibile verificare se possano emergere nuovi paradigmi per un linguaggio della rigenerazione del presente.

 

 

13.10  pausa pranzo

 

 

II sessione

lavorare, dopo...

a cura di Martino Doimo

 

14.50
Martino Doimo

introduzione

 

15.00

Martino Doimo

Rigenerazione urbana di aree industriali dismesse e nuove destinazioni funzionali del “terziario avanzato”. Laboratori progettuali sul caso-studio di Porto Marghera

La fascia di territorio tra via F.lli Bandiera e via dell'Elettricità appare strategica per la trasformazione di Porto Marghera, confrontandosi da un lato con il centro urbano di Marghera e dall'altro con la zona industriale in parte ancora attiva.
Affrontando alcune figure-chiave dell'architettura propriamente metropolitana, si è previsto l'insediamento in quest’area dismessa di funzioni assimilabili al "terziario avanzato" pubblico e privato: incubatori di impresa, centri per ricerca e sviluppo di società internazionali, spazi per start up e spin off cui partecipino le Università del Veneto.

 

15.20

Marco Ferrari

Metamorfosi del Nord-Est produttivo

Le aree industriali della pianura veneta rappresentano il più diretto ritorno fisico di uno sviluppo impetuoso, ma frenetico, diffuso, ma privo di progettualità. Anche al di là della crisi, si impone oggi un loro profondo ripensamento: lo impongono le improrogabili emergenze ambientali e sociali, le criticità dei servizi e della mobilità, ma, più ancora, lo impone un punto di vista formalmente pertinente sul paesaggio, sulle città e sui centri minori che hanno del tutto dimenticato i loro caratteri costitutivi e la loro storica bellezza. E, soprattutto, non sanno immaginarne di nuovi.

 

15.40

Esther Giani e Irene Peron

Ricognizioni di frontiera: le bonifiche come sfida per il risarcimento di Porto Marghera

Dare forma alle aree in dismissione è uno dei temi legati allo sviluppo plausibile delle città.

Questa crisi costringe a una riflessione sulla vocazione dei contesti marginali: grandi periferie, residui di complessi abitativi, aree ex industriali, cave, infrastrutture obsolete ecc. Questi spazi, dove privato e pubblico si scontrano senza sosta, richiedono una riscrittura che stimoli il metabolismo urbano e favorisca il risarcimento ambientale. Venezia ha la sua frontiera, limite e opportunità: Porto Marghera. Ma si deve cominciare dalle bonifiche. Una preziosa sfida per l’architettura.

 

16.00

Maria Chiara Tosi

Re-cycle Marghera

È possibile immaginare un nuovo ciclo di vita per Marghera connesso al rilancio sociale, al consolidamento del capitale culturale e contemporaneamente a una diversa organizzazione spaziale? È possibile immaginare un processo di rigenerazione urbana e riattivazione economica in un contesto critico ad alto potenziale?

 

 

III sessione

ricrearsi, circolare dopo... 

a cura di Renato Bocchi


16.20

Renato Bocchi

introduzione

 

16.30

Renato Bocchi 

Processi di re-cycling per i paesaggi del Nord-est

Può il paesaggio costituire non solo il connettivo ma anche la struttura portante delle future realtà insediative dei territori del Veneto e del Nord-est? Si propongono alcuni esperimenti progettuali, o meglio processuali, per definire - attraverso strategie di rigenerazione fondate sul re-cycle - i lineamenti di una città-paesaggio del futuro.

 

16.50

Laura Cipriani

La città laguna. Isole e bordi in produzione

Le isole e i bordi lagunari veneziani sono da lungo tempo dimenticati. Monasteri, forti militari, archeologie industriali sono il lascito di un patrimonio in condizione di abbandono.

Possiamo immaginare un futuro paesaggistico-rurale per la terraferma e per le isole? Può il paesaggio divenire un motore economico, ambientale, sociale di trasformazione dei luoghi? Quali sono gli epicentri del cambiamento?

In sintesi, questo contributo intende affrontare come il paesaggio produttivo diffuso possa attivare nuove dinamiche turistiche, economiche, culturali nella laguna di Venezia e in terraferma.

 

17.10

Serena Maffioletti

Nuovi progetti e la rigenerazione delle infrastrutture esistenti come nuova frontiera per il progetto paesaggistico

La rete stradale veneta è una stratificazione storica di complesse relazioni con il proprio territorio: il suo necessario adeguamento funzionale è oggi un’occasione per ripensarla come strategia, strumento ed opportunità di conoscenza e di narrazione di territori di lunga durata e di paesaggi di antica bellezza, per ridisegnarne i significati come momenti di espressione di identità culturali irrinunciabili.

 

 

17.30

conclusioni e dibattito

moderano Marco Ferrari, Serena Maffioletti, Maria Chiara Tosi