Undergraduate and graduate programmes offered by the University iuav of Venice:

Gli studenti Iuav collaborano con Daniel Libeskind

al Padiglione Venezia della Biennale

 

Sonnets in Babylon

di Daniel Libeskind

alla 14.a mostra internazionale di Architettura La Biennale

 

inaugurazione:

6 giugno 2014, ore 16.30

Padiglione Venezia,

giardini della Biennale

 

7 giugno > 23 novembre 2014

 

 

guarda in Facebook una selezione delle foto presenti alla mostra >>

 

guarda in Youtube l'intervista a Daniel Libeskind e a Renzo Dubbini >>

 

 

“Se non ti aspetti l’inaspettato, non lo troverai; è difficile da ricercare e complesso”.

Con queste parole di Erodoto si apriva l’invito che Daniel Libeskind ha rivolto agli studenti dell’Università Iuav di Venezia, d’intesa con il curatore prof. Renzo Dubbini, chiamandoli a partecipare alla realizzazione dell’installazione “Sonnets in Babylon da lui ideata per il Padiglione Venezia in occasione della prossima Biennale di Architettura: una grande macchina della visione, composta da 100 disegni serigrafati su grandi lastre di vetro e retroilluminati, che raffigurano uno spazio fermo nel tempo, una sorta di “favela della mente”, commentata da suoni e musica.

 

Il progetto è stato presentato il 21 maggio dal Comune di Venezia nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato Daniel Libeskind, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, il curatore Renzo Dubbini, la commissaria del padiglione Venezia Madile Gambier, l’assessore alla cultura Angela Vettese.

 

Spiega Renzo Dubbini:

“Il progetto di Daniel Libeskind per il Padiglione Venezia è una meditazione sui significati e sugli enigmi della Forma architettonica. Prosegue idealmente l’allestimento presentato alla Biennale Architettura del 1985, – premiato con il  Leone d’oro – costituito da tre macchine evocatrici di un excursus che collega l’umanesimo all’età contemporanea. Questa volta il padiglione ospita cento disegni serigrafati su vetro della serie Sonnets in Babylon, edita a stampa nel 2011, una rappresentazione della complessità dello spazio architettonico”.

 

La serie, ispirata al mondo shakespeariano dei sonetti d’amore, è in realtà a stretto contatto con il tema del vivere a Venezia, dell’abitabilità, di come sia possibile ripensare la città proiettata verso il futuro in modo vitale, come ha osservato Angela Vettese.

 

Perché, commenta Daniel Libeskind, “la mostra deve essere esperita, far sorgere domande anche di tipo etico, sul nostro futuro, sul significato del nostro essere sulla terra. Sarà anche cibo per la mente. È una storia in 100 segmenti con un finale da decidere; un’avventura, non una installazione didattica. Che pone anche domande alla città”.

Per questo Libeskind ha voluto creare un ponte con Venezia e con le giovani generazioni, coinvolgendo gli studenti di architettura dell’Università Iuav, che ha invitato a scegliere uno dei disegni della serie Sonnets in Babylon e a camminare per Venezia cercando corrispondenze inaspettate tra il disegno e la realtà dello spazio fisico. Alla scoperta soprattutto di equivalenze poetiche, per realizzare alla fine una sorta di “opera architettonica in forma di sonetto fotografico” che richiamerà i temi sollevati dal Padiglione: Venezia, l’anima, i sogni, la realtà.

 

Le fotografie degli studenti Iuav saranno esposte in una sala laterale del padiglione, in dialogo con i Sonnets in Babylon.

“Grazie al coinvolgimento degli studenti di questa bellissima Scuola di Architettura” – ha concluso Libeskind – abbiamo creato un legame, un collegamento con la città. Chi studia a Venezia è diventato partecipe del padiglione e potrà rispondere alle domande della città”.

 

“Un’iniziativa culturale alta - ha sottolineato il sindaco Giorgio Orsoni, dove la città più che palcoscenico è protagonista della sua storia e del suo divenire”.

 

 

Daniel Libeskind con gli studenti Iuav e il curatore Renzo Dubbini.

Foto di Andrea Pertoldeo

 

 

 

Daniel LibeskindBiografia

 

Architetto e designer di fama internazionale, Daniel Libeskind è noto per la sua capacità di evocare una profonda memoria culturale attraverso edifici iconici che sfidano il concetto di contemporaneità.

 

Segnato da un grande interesse per la musica, la filosofia e la letteratura, Daniel Libeskind ha come obiettivo quello di creare un’architettura distintiva, originale e sostenibile.

 

Nato a Lód’z, Polonia, nel 1946, Libeskind emigrò negli Stati Uniti da ragazzo, trasferendosi con la famiglia nel Bronx. Dopo aver studiato musica a New York e in Israele, grazie a una borsa di studio della American-Israel Cultural Foundation Scholarship, si è contraddistinto come musicista di grande talento prima di lasciare la musica per dedicarsi allo studio dell’architettura.

 

Ha conseguito la laurea in architettura presso la Cooper Union for Advancement of Science and Art nel 1970, svolgendo in seguito un dottorato in storia e teoria dell’architettura presso la School of Comparative Studies dell’università di Essex, Inghilterra, nel 1972. Daniel Libeskind ha fondato il suo studio di architettura a Berlino, Germania, nel 1989, dopo aver vinto il concorso per la realizzazione del Museo Ebraico.

 

Nel febbraio del 2003, lo Studio Daniel Libeskind ha trasferito la sua sede centrale da Berlino a New York, dopo essere stato selezionato per realizzare il masterplan del nuovo World Trade Center. Lo studio è coinvolto nello sviluppo di un’ampia varietà di progetti urbanistici, culturali e commerciali internazionali.

 

Tra gli edifici realizzati si contano musei, sale da concerto, centri conferenze, complessi universitari, hotel, centri commerciali e torri residenziali. Come Principal Design Architect dello studio, Daniel Libeskind partecipa a numerose conferenze di architettura, universitarie e non; le sue idee e le sue opere sono state oggetto di numerosi articoli e mostre, influenzando grandemente il panorama architettonico internazionale e lo sviluppo urbano e culturale delle città.

 

Daniel Libeskind vive a New York insieme a sua moglie e business partner Nina Libeskind. In aggiunta alla sede generale di New York, lo Studio Libeskind ha due sedi partner europee a Zurigo, Svizzera, e a Milano, Italia.

 

 

Rassegna stampa

 

Il Gazzettino

 

Corriere del Veneto

 

La Nuova Venezia