#27
Prima delle olimpiadi
Edoardo Gellner architetto a Cortina d’Ampezzo


a cura di
Riccardo Domenichini

«Il capodanno 1947 ci trova a Cortina, all’Hotel Faloria, un albergo dismesso da molti anni. Ho avuto a disposizione da Flora Menardi del Bellevue (per la quale stavo anche lavorando in quel momento), alcune stanze sia come abitazione che come studio. Un autentico arrangiamento di fortuna: per riscaldarci in pieno inverno usavamo una stufa a segatura (un grosso bidone di ferro costipato di segatura e quindi costretto ad una lenta combustione) affidata alla collaborazione di uno dei miei collaboratori. Lo studio si componeva di tre persone: un architetto e un disegnatore, miei aiuti. Inoltre mia moglie faceva da segretaria. Erano arredi e allestimenti interni su cui si lavorava in quell’inverno; ma anche il progetto per una casa che Leo Menardi intendeva costruire su quel terreno prescelto anni addietro, per la realizzazione di una chiesetta.
[…]
1949, Cortina, 25 aprile, ore 10: inizio lavoro nel nuovo studio. Era quindi finito il mio girovagare con tavoletta da disegno. Lo studio stava in via Roma (Casa Battocchio, due stanze per lo studio e due stanze più cucina per l’abitazione). Presto un primo e poi un secondo disegnatore.
[…]
Il 1953 e il 1954 segnano un intenso lavoro concentrato soprattutto nel progetto del Nuovo Centro di Cortina, nei progetti esecutivi degli edifici dei telefoni e delle Poste, a cui si somma nel 1954 l’esecutivo per la Casa Giavi. Anche il Piano Territoriale Paesistico è un’incombenza impegnativa che richiede mediamente ogni tre giorni, continue riunioni, sia a Roma che a Cortina e a volte anche a Venezia. Ma in questo biennio accadono alcuni fatti che è bene ricordare. Il 24 febbraio 1953 trasferisco il mio nuovo studio in Via Menardi e a distanza di pochi mesi anche la mia nuova residenza viene trasferita nello stesso condominio.
[…]
…e io ho dovuto arrendermi. Siamo a metà degli anni Cinquanta. Da quel momento decido di chiudere con Cortina. Il mio studio di Cortina continuerà a lavorare per fuori Cortina, e non lavorerà più per Cortina
».

Edoardo Gellner, Quasi un diario. Appunti autobiografici di un architetto, Roma 2008



Nel 1943 Cortina d’Ampezzo accoglie Edoardo Gellner, militare e studente al Regio Istituto Superiore di Architettura di Venezia, in fuga da Trieste dopo l’8 settembre. Nel 1947 il neoarchitetto, laureato da pochi mesi con Giuseppe Samonà, decide di stabilirvisi definitivamente e di aprire qui il proprio studio.
La vicenda professionale di Gellner nella città ampezzana si apre con una serie di interventi che lo portano a misurarsi con diverse scale progettuali, da quella di arredi e ristrutturazioni di locali pubblici fino a operazioni architettoniche di respiro molto più ampio. Nel 1951 progetta e inizia a costruire la casa di via Menardi, il condominio che lo accoglierà come residenza e studio professionale per gli anni a venire. Strettamente legate alla scelta di Cortina d’Ampezzo come sede delle Olimpiadi invernali del 1956, le vicende complesse del Piano Regolatore e del cosiddetto Nuovo Centro, del quale fanno parte i palazzi Telve e delle Poste, e i forti contrasti scatenati da queste realizzazioni conducono però Gellner alla decisione fortemente polemica di non lavorare più per Cortina. A partire dalla metà degli anni Cinquanta, quindi, lo studio pur attivissimo non accetterà alcun incarico per realizzazioni nella città che lo ospita.



1: Edoardo Gellner, Dancing Rio-Rita, 1946
2: Edoardo Gellner, Bar-pasticceria La Genzianella, 1946-50
3-6: Edoardo Gellner, Casa Menardi, 1945-46
7-8: Edoardo Gellner, Negozio di abbigliamento femminile Vanotti, 1948
9-10: Edoardo Gellner, Grand Hotel Savoia, 1949-50
11-14: Edoardo Gellner, Albergo per bambini La Meridiana, 1949-53
15-16: Edoardo Gellner, con Renato Iscra, Casa Torre, 1951-52
17-20: Edoardo Gellner, Condominio in via Menardi, 1951-53
21-22: Edoardo Gellner, con Iginio Dalla Bernardina, Palazzo Telve, 1952-55
23-24: Edoardo Gellner, con Edmondo e Edgardo Protti, Palazzo delle Poste, 1953-55

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DANCING RIO-RITA, 1946

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BAR-PASTICCERIA LA GENZIANELLA, 1946-50

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CASA MENARDI, 1945-46

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CASA MENARDI, 1945-46

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CASA MENARDI, 1945-46

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CASA MENARDI, 1945-46

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NEGOZIO VANOTTI, 1948

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NEGOZIO VANOTTI, 1948

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DGRAND HOTEL SAVOIA, 1949-50

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DGRAND HOTEL SAVOIA, 1949-50

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ALBERGO PER BAMBINI LA MERIDIANA, 1949-53

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ALBERGO PER BAMBINI LA MERIDIANA, 1949-53

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ALBERGO PER BAMBINI LA MERIDIANA, 1949-53

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ALBERGO PER BAMBINI LA MERIDIANA, 1949-53

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CASA TORRE, 1951-52

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CASA TORRE, 1951-52

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CONDOMINIO IN VIA MENARDI, 1951-53

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CONDOMINIO IN VIA MENARDI, 1951-53

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CONDOMINIO IN VIA MENARDI, 1951-53

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CONDOMINIO IN VIA MENARDI, 1951-53

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PALAZZI TELVE E DELLE POSTE, 1952-55

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PALAZZO TELVE, 1952-55

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PALAZZO DELLE POSTE, 1953-55

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PALAZZO DELLE POSTE, 1953-55