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Il Palazzo di Giustizia a Ferrara di Carlo Aymonino
Dall’indeterminatezza al completamento del luogo urbano


a cura di
Riccarda Cantarelli

«La questione del completamento è molto importante: in ogni città storica, infatti, vi sono luoghi incompiuti, spesso per trascuratezza progettuale. Non credo si debba accettare all’infinito questa situazione: è compito dell’architetto affrontarla, quando se ne presenti l’occasione, e risolverla nel migliore dei modi, possibilmente evitando di ricorrere alla “verzura”. Il “modo” che ho seguito è stato sempre quello di fare del nuovo intervento occasione di restauro e di recupero delle parti storiche preesistenti, intendendo il progetto nel suo insieme quale effettivo strumento di completamento del luogo urbano».

Carlo Aymonino, Piazze d’Italia. Progettare gli spazi aperti, Electa, Milano,1996, p. 20



Nel centro di Ferrara, a poca distanza dal Castello Estense, Carlo Aymonino progetta nel 1977 la nuova sede del Palazzo di Giustizia, realizzata su un’area che in parte corrispondeva all’ex convento della cinquecentesca Chiesa del Gesù: un luogo “non risolto” accresciutosi nel corso della sua storia attraverso cambi di destinazione. Col riadattamento, nel Seicento, a nuovo Collegio, il complesso architettonico acquisisce l’impianto odierno: due ali parallele, collegate a “c”, sul fondo est, da un portico. L’ala più antica, adiacente alla chiesa, costituisce il monumentale corridoio voltato che s’innalza su due livelli, distribuendo gli ambienti religiosi; mentre l’ala nord è il riadattamento di edifici in parte esistenti. Questo grande contenitore urbano ha assolto, nel tempo, funzione di collegio, di carcere, di caserma, e, in ultimo, di scuole superiori.
L’analisi sul manufatto identifica un ampio ventaglio di modalità d’intervento: la conservazione, il restauro, l’innesto del nuovo. Al posto di un edificio di nessuna valenza architettonica, Aymonino pone una nuova architettura che suddivide l’ampio spazio della corte originaria: un cortile anteriore, che convoglia verso il grande ingresso centrale il flusso proveniente dall’esterno, ed un giardino retrostante. Il nuovo corpo di fabbrica (dove sono destinate le aule del tribunale e, al piano interrato, i depositi di sicurezza) accentua la simmetria dell’edificio storico (fatto inusuale in Aymonino) ed è attraversato da un crocevia di percorsi vetrati a doppia altezza con una precisa gerarchia: quello principale, voltato, conduce dalla piazzetta d’ingresso al giardino interno (e inquadra sullo sfondo la torre dell’orologio); quello perpendicolare unisce su un doppio livello i due bracci storici ed è funzionale alla distribuzione dei percorsi.
L’edificio viene mantenuto più basso dei corpi adiacenti in cui si innesta, conservando in questo modo una continuità di rapporti, pur in arretramento, col fronte strada, evitando però il mimetismo grazie all’utilizzo di un rivestimento in klinker. Spicca la soluzione degli agganci vetrati con le ali storiche adiacenti, attraverso lucernari inclinati che raggiungono il livello sottogronda e fasce vetrate che mantengono un diaframma ideale tra il nuovo e l’antico. La scelta del vetro e della trasparenza era atipica in edifici con la funzione dell’amministrazione della giustizia e conferiscono all’opera uno dei tratti caratterizzanti, oggi stemperato dall’apposizione di superfici opache.
Al crocevia dei percorsi vetrati si agganciano quattro corpi di fabbrica: quelli verso il fronte strada sono a doppio livello; mentre hanno un solo piano quelli verso il giardino in modo da favorire una maestosa visione posteriore della volta centrale. Da questo lato, una copertura vetrata degradante e ondulata protegge i collegamenti interni simulando una sorta di serra prossima al giardino, ricordando un’analoga soluzione operata nella parte di completamento dell’antico in Palazzo Scattolari a Pesaro, sempre in quel torno d’anni.



Il Palazzo di Giustizia a Ferrara (1977-1984)
Progetto di Carlo Aymonino e Alberto Torti. Calcolo delle strutture, A. Torti; impiantistica, Marco Vallieri e Paolo Zambelli.
La campagna fotografica dell’opera di Carlo Aymonino è stata realizzata dal Servizio fotografico e immagine Iuav nel 2021 e le riproduzioni dei disegni provengono dal fondo Archivio Progetti, Università Iuav di Venezia.

1. Il fronte principale del corpo di fabbrica aymoniniano, 2021
2. Veduta dall’interno della galleria verso la piazzetta d’ingresso e via Borgo dei Leoni, 2021
3. C. Aymonino, Ferrara, Palazzo di Giustizia, assonometria scala 1:100, Roma, 8 marzo 1982
4. C. Aymonino, disegno prospettico della galleria vetrata, s.d.
5-6. Il fronte del corpo di fabbrica verso il giardino, 2021
7-8. Interno della galleria e particolare in corrispondenza del crocevia voltato, 2021
9-10. Veduta del corridoio, su doppio livello, che collega le ali storiche, 2021
11. L’intersezione del sistema voltato (trasversale e longitudinale) col ballatoio al primo piano, 2021
12. Veduta della galleria dal ballatoio del primo piano, 2021
13. Veduta del fronte verso il giardino, 2021
14. Veduta del sistema delle coperture verso il giardino, 2021
15-16. Particolari dell’ingresso della galleria (lato giardino), 2021
17. Veduta del fronte principale, 2021
18. Particolare delle coperture del fronte principale in rapporto con l’antico, 2021
19. Pianta complessiva del piano terreno, s.d.
20. Veduta della piazzetta d’ingresso, s.d.
21. C. Aymonino, disegni di studio delle sezioni longitudinale e trasversali del nuovo corpo di fabbrica, ottobre 1979
22. Particolare della facciata sul cortile principale: in evidenza i lucernari che servono le aule al pianterreno e lo stacco vetrato dall’antico, 2021
23. C. Aymonino, Disegni anatomici: Ferrara, 1977, disegno a schizzo
24. Veduta del fronte principale, 2021

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fronte principale 2021

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veduta dall'interno della galleria 2021

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assonometria 8 marzo 1982

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disegno prospettico della galleria vetrata s. d.

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corpo di fabbrica verso il giardino 2021

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corpo di fabbrica verso il giardino 2021

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interno della galleria e particolare 2021

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interno della galleria e particolare 2021

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veduta del corridoio, su doppio livello 2021

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veduta del corridoio, su doppio livello 2021

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intersezione del sistema voltato 2021

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veduta della galleria dal ballatoio 2021

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veduta del fronte verso il giardino 2021

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sistema delle coperture verso il giardino 2021

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particolari ingresso della galleria 2021

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particolari ingresso della galleria 2021

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veduta del fronte principale 2021

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particolare delle coperture 2021

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pianta complessiva del piano terreno 2021

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veduta della piazzetta d'ingresso 2021

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sezioni longitudinale e trasversali ottobre 1979

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particolare della facciata sul cortile principale 2021

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disegni anatomici: Ferrara 1977

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veduta del fronte principale 2021