Massimo Majowiecki è nato a Milano il 15 marzo 1945. Laureato in Ingegneria
Civile presso l’Università di Bologna il 30 ottobre 1969. È risultato
vincitore del primo premio dell’U.I.S.A.A. (Ufficio Italiano Sviluppo
Acciaio) per la migliore tesi di laurea italiana e della borsa di studio C.N.R.
(Consiglio Nazionale delle Ricerche) presso il Dipartimento di Ingegneria delle
Strutture della Facoltà di Ingegneria, Università di Bologna, per il periodo
1970-74.
Nel 1985 è
risultato vincitore del Premio ACAI (Associazione fra i costruttori in Acciaio
Italiani) 1985 per la Copertura del nuovo Palazzo dello Sport di Atene e nel
1991 dell’European Award for Steel Structures (ECCS - European Convention
for Costructional Steelwork) per la costruzione
del “Nuovo Stadio delle Alpi”, Torino.
Altri
riconosciemnti conseguiti:
Premio
ACAI (Associazione fra i Costruttori in Acciaio Italiani) 1993 per la Copertura
del nuovo Palazzo dello Sport di Pesaro; European Award for Steel Structures
nel 1999 (ECCS - European Convention for Costructional Steelwork) per la
costruzione del “ Nuovo padiglione espositivo, n. 19-20 della Fiera
di Bologna“; Pioneers Award Space
Structures Research Centre, University of Surrey, UK, durante la “V
International Conference on Space Structures” 19-21 Agosto 2002; Laurea
Honoris Causa in Architettura, Università di Trieste, 2005.
Dopo esser
stato professore Associato di Tecnica delle Costruzioni presso la Facoltà di
Ingegneria, attualmente ricopre la cattedra di Architettura Strutturale preso
lo IUAV, Facoltà di Architettura dell’Università di Venezia. Università
di Bologna con l’insegnamento di Strutture Speciali.
È membro
delle seguenti istituzioni o gruppi di ricerca:
I.A.S.S.
(International Association on Shell Structures), I.A.A.S. Working Group n°4
–Tension Structures, I.A.A.S. Working Group n°16 – Retractable
Roofs, project Team per EC3 parte 1-11 (Structural cables), “Academia
Nacional de Ingenieria de la Republica Argentina”.
Principali
pubblicazioni:
- Computer aided design of pneumatic
structures, in Pneumatic Construction
Elements (in russo), a cura di V.V. Yermolov, Strojizdat, Mosca, 1983.
- Tensostrutture: progetto e verifica,
Assider, Milano, 1985.
- Tension space structures, in Space Structures: Theory e Practice,
editore H.
Nooshin,
Elsevier, London, 1987.
- Tensostrutture, Manuale
dell’Ingegnere Cremonese, ESAC, 1991.
- Tensostrutture: progetto e verifica,
CREA, Massa 1994.
- Tensostrutture, Manuale
dell’Ingegnere Cremonese, ESAC, 2001.
- Wide span Membrane Roof Structures: design
assisted by experimental analysis, in
Textile Composites and inflatable Structures, a cura di E. Onate and B.
Kroplin, Springer, Vienna 2005.
- Architettura strutturale ed etica
tecnologica, in “The Plan”, n.2, 2003.
Attività
di progettazione:
Le radici
della filosofia e della metodologia di progettazione che caratterizzano il
lavoro di Massimo Majowiecki risiedono principalmente nella interazione tra
ricerca teorica e attività professionale.
Nei primi
anni settanta, M.M. ha sviluppato, nell’ambito di attività di ricerca
dell’Università di Bologna, tra i primi al mondo, un sistema di software
interattivo grafico finalizzato alla ricerca di forma, all’analisi
statica e dinamica per membrane e reti di cavi. Contemporaneamente ha progettato
svariate strutture, contribuendo a sviluppare in Italia la teoria e le
tecnologie delle strutture leggere, proseguendo il lavoro di Nervi, Morandi e
Musmeci.
Nel 1980
M.M. ha fondato uno studio di progettazione strutturale (STM) a Bologna,
realizzando una notevole quantità di progetti, tra cui la copertura di Piazza
Italia alla Fiera di Milano (120 m di luce), la copertura del Palazzo dello
Sport di Atene (struttura in rete di cavi, 140 m di diametro), il progetto
simultaneo di due dei maggiori stadi in Italia – lo Stadio Olimpico di
Roma e lo Stadio delle Alpi a Torino – per il Campionato del Mondo del
1990. Il valore di questi importanti progetti ha conferito a Majowiecki il
ruolo di uno dei principali interpreti della progettazione strutturale internazionale.
Il
progetto di più di duecento strutture in Italia e nel mondo, ha consentito di
ottenere un background di esperienza e di conoscenza che rappresentano la base
dell’approccio tramite “conceptual – design”, che
caratterizza il lavoro di M.M.
La
progettazione di grandi strutture dal livello concettuale a quello di dettaglio
è accompagnata da svariati problemi strutturali dovuti al fattore di scala che
vengono affrontati grazie ad un lavoro di ricerca sperimentale e teorica i cui
risultati consentono a M.M. di presentare lo stato dell’arte in materia
durante importanti conferenze internazionali.