Veronica Redini
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ricercatore settore scientifico-disciplinare M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche Dipartimento
di Culture del progetto contatti orario
di ricevimento su appuntamento |
interessi di ricerca
antropologia del lavoro globale, condizioni di lavoro, migrazioni femminili
Veronica Redini ha conseguito un dottorato all’Università di Siena con una tesi sulla delocalizzazione delle imprese italiane. Ha svolto un post-doc all’Università di Perugia ed è stata assegnista nello stesso Ateneo e in quello di Padova. Ha conseguito l’Abilitazione scientifica nazionale al ruolo di professore di II fascia, tornata 2012 e 2018 (area 11/A5). Nel 2016 ha ottenuto la qualification al ruolo di Maîtresse de Conférences nella sezione Anthropologie biologique, Ethnologie et Préhistoire.
Nel quadro di progetti nazionali e internazionali le sue ricerche hanno riguardato le condizioni di lavoro in Romania e in Moldova e il rapporto tra la mobilità dei capitali e delle persone da e verso quelle aree. Ha partecipato a due progetti europei promossi dalla Clean Clothes Compaign Italia sulle condizioni lavorative in alcune filiere manifatturiere: “Mobilising Europe for a living wage for garment workers” (2014) e “Change your Shoes” (2015).
Negli ultimi anni ha svolto ricerca all’Università di Padova sulla salute delle donne migranti nell’ambito dei progetti “Migration and Occupational Health” e “Prima la salute”.
Tra le sue pubblicazioni: Frontiere del “made in Italy”. Delocalizzazione produttiva e identità delle merci (ombre corte, 2008); (con D. Bubbico e D. Sacchetto) I cieli e i gironi del lusso. Processi lavorativi e di valorizzazione nelle reti del lusso (Guerini, 2017); (con F.A. Vianello e F. Zaccagnini) Il lavoro che usura. Migrazioni femminili e salute occupazionale (Franco Angeli, 2020).