Marco Bertozzi
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professore ordinario settore
scientifico-disciplinare Contatti tel +39 041 257 1949 fax +39 041 257 1927 orario di ricevimento Durante il periodo di
insegnamento: in classe, al termine di ogni lezione. Negli altri periodi: su
appuntamento, via email, con ricevimento nello studiolo del docente (II
piano, Terese, Dorsoduro 2206, Venezia) o via skype (marco.bertz) |
interessi di ricerca
archeologia
del cinema, cinema delle origini, cinema documentario e sperimentale, rapporti
fra cinema, architettura e cittā, storia del cinema italiano, cinema di
famiglia, found footage film, teorie delle immagini e culture visuali
Dal 2008 insegna materie cinematografiche all’Universitā Iuav di Venezia, dove ha fondato il Laboratorio di cinema documentario ed č responsabile scientifico dell’ambito di ricerca in Arti visive, Performative e Moda all’interno della Scuola di dottorato.
Dopo la laurea in Architettura (Universitā di Firenze), approfondisce i rapporti fra cinema, architettura e città attraverso il dottorato in Discipline dello Spettacolo/Storia e filologia del cinema (Università di Bologna) e il post-dottorato (Università Roma Tre): un orizzonte di studi per cui cura convegni e mostre cinematografiche e i cui risultati appaiono in libri come La veduta Lumičre. L’immaginario urbano nel cinema delle origini (2001), Il cinema, l’architettura, la cittā (a cura di, 2001), L’occhio e la pietra. Il cinema, una cultura urbana (2003).
Fa parte del gruppo di autori che contribuisce alla rinascita del documentario italiano con un forte impegno teorico – in libri quali Storia del documentario italiano (2008), Recycled cinema (2012), Documentario come arte (2018) – didattico (al Centro Sperimentale di Cinematografia, al DAMS di Roma Tre, al CISA di Locarno, all’Università del Quebec a Montreal) e curatoriale (con Villa Medici - Accademia di Francia, l’Associazione Italiana Documentaristi, l’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, la Fondazione Federico Fellini, la Cinémathèque québecoise…).
Parallelamente, prosegue l’esperienza di film-maker realizzando documentari come Appunti romani (2004), Il senso degli altri (2007), Predappio in Luce (2008), Profughi a Cinecittā (2012), Cinema grattacielo (2017). Recentemente conduce “Corto reale. Gli anni del documentario italiano”, una serie televisiva in 27 puntate, per RAI Storia, orientata a una vasta revisione storiografica del documentario italiano, e fa parte dell’equipe – con Studio Azzurro e altri – che sta progettando il futuro Museo Internazionale dedicato a Federico Fellini.